Intervista a 360° al giovane Jacopo Vendramini: "Uno dei campionati più particolari che abbia mai giocato!"

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Jacopo Vendramini, play-guardia classe 2000 dal tiro mortifero, reduce dalla sua prima stagione in maglia Audax dopo un passato alla Medicea Basket, è il protagonista dell'intervista di oggi.



Jacopo ormai son quasi 4 mesi che siamo lontani dai campi da basket. Come hai passato questo periodo di stop forzato?

Questa quarantena l'ho passata principalmente tra una videolezione e l'altra in vista dell'esame di maturità che ho sostenuto proprio in questi giorni. Nonostante lo studio, mi sono anche dedicato all'attività fisica svolgendo allenamenti a corpo libero e, quando è stato possibile, andando a correre all'aperto.


Parliamo un po di te e del tuo passato sportivo. Raccontaci le tue esperienze nella pallacanestro.

Nonostante fin da bambino la pallacanestro mi sia sempre piaciuta, il primo sport che ho praticato è stato il calcio, soprattutto per seguire tutti i miei amici. Dopo 9/10 lunghi anni però decisi di abbandonarlo per dedicarmi alla mia principale passione, così iniziai la mia carriera cestistica nell'Under 15 del Dany Basket Quarrata, dove il coach Gianluca Sciatti mi ha aiutato molto ad inserirmi nella squadra nel migliore dei modi e grazie a lui ho imparato i fondamentali di questo gioco.


Qual è la tua miglior caratteristica in campo?

Direi la tenacia e la voglia di non mollare mai, anche quando le cose vanno storte e capitano partite in cui il tiro non entra cerco di dare una mano ai miei compagni, facendo le scelte giuste e lottando su ogni pallone.


C'è una partita della tua carriera che ricordi con più piacere?

La partita che più mi rimarrà in mente è sicuramente una gara di U17 contro Agliana dove il nostro allenatore era stato espulso e a continuare a dirigere la squadra si ritrovò una persona dello staff che ci conosceva a malapena. Nonostante tutti questi imprevisti, per me fu una partita memorabile in cui mi conquistai la fiducia del coach "provvisorio" e fui decisivo per la vittoria finale con ben 25 punti. Una partita veramente speciale, considerando anche il talento dell'avversario, sulla carta molto più forte di noi.


Due flash veloci: qual è il tuo giocatore preferito e qual è l'evento sportivo che più ti ha emozionato?

Per quanto riguarda il giocatore senza dubbio Kawhi Leonard, per quanto riguarda l'evento sportivo ce ne sarebbero tanti e non saprei scegliere, quindi opto per un evento sportivo "personale", ovvero un torneo di Pasqua giocato e vinto col Dany Quarrata.


Ma veniamo a quest'anno. Per te era il primo il maglia bianconera, qual è il tuo giudizio sul campionato? 

Posso dire che senz'altro è stato uno dei campionati più particolari che io abbia mai affrontato, in parte per la pandemia che ha costretto all'interruzione e in parte per le varie situazioni di emergenza, dove tra un infortunio e l'altro ci siamo dovuti adattare un po tutti. Nonostante ciò però sono contento dei progressi che abbiamo fatto come gruppo e credo che questo ci aiuterà per essere molto più incisivi fin da subito nel prossimo campionato.


Qual è stata la partita più emozionante di questa stagione?

Impossibile non citare la prima vittoria in campionato! Arrivavamo da una serie negativa e dovevamo affrontare una squadra molto forte e preparata come l'Endas, che al momento viaggiava nei piani alti della classifica e aveva appena battuto il Banathinaikos. Quella gara ha dimostrato l'amalgama che si era venuta a creare tra di noi e che ci ha contraddistinto nella seconda parte della prima fase, dove abbiamo ottenuto poi diverse belle vittorie.

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