Parola al Vicecapitano Stefano Spagnesi: "Stagione dura ma che ci ha reso più affiatati e uniti e ciò sarà importante per il prossimo campionato!"

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Questa settimana la parola passa a Stefano Spagnesi, altro componente del nucleo storico e Vicecapitano della squadra, un esempio di passione, attaccamento e serietà per tutti e tassello importante in campo e nello spogliatoio. Come sempre viaggio a 360° tra esperienze passate, scorsa stagione e imminente futuro.



Stefano, iniziamo dal principio. Quand'è che ti sei appassionato alla pallacanestro e hai iniziato a giocare?

La mia esperienza nella pallacanestro inizia verso i 6/7 anni quando, giocando a pallone con mio padre, mi sono accorto che i piedi era meglio usarli per correre e saltare, dato che la porta non la centravo mai. Essendo di Quarrata decisi di provare nella società locale del Dany Basket e da lì fu amore incondizionato. Mi piaceva la mentalità del gioco, gli schemi e i ritmi veloci che fanno parte di questo sport. Giocai a Quarrata fino alla categoria Under 14, dopodichè, siccome i giocatori per formare una squadra scarseggiavano, passai a Bottegone dove restai per 3 stagioni. A 17 anni invece per il motivo opposto (troppi giocatori) mi trasferii al PGP, ma fu un anno sfortunato perchè ad Aprile mi ruppi il crociato sinistro, perdendo il resto del campionato. Dopo un anno e mezzo tornai a giocare al Raimbow, la squadra Uisp di Quarrata. Durante quell'anno ci fu il primo contatto con Enzo Mannino e l'Audax, dove provai a fare qualche allenamento ma decisi di non continuare, non sentendomi ancora in forma e fisicamente sicuro per affrontare il difficile campionato di Promozione. Cominciai con loro però l'anno successivo, fino al trasferimento nel 2018 al Titanus, dove però non presi parte alla stagione a causa di un altro grave infortunio (crociato destro). Infine la scorsa estate sono tornato in bianconero insieme ai miei compagni per affrontare il campionato di Prima Divisione appena concluso.


Parlando di questo campionato, come reputi la stagione della tua squadra?

E' stato un misto di alti e bassi, che ci ha visto prima soffrire la mancanza di lunghi nel roster, cosa che non ci ha impedito di lottare con le unghie e con i denti e di portare a casa qualche meritata vittoria contro formazioni decisamente più strutturate. Tutto ciò ci ha portato molto morale e ad essere via via più uniti e affiatati nello spogliatoio, cosa importante visto che anche nella prossima stagione saremo tutti di nuovo in squadra insieme e ciò favorirà anche l'inserimento dei nuovi acquisti.


Qual è stato il momento più bello di questo campionato?

Senza dubbio la prima vittoria contro l'Endas! Venivamo da una lunga serie di sconfitte, alcune sonore e altre invece perse solo alla fine, mix che in genere porta scoramento e fa svanire la voglia di lottare. Questo invece non è successo e, consapevoli che a livello di struttura fisica fosse una partita che potevamo vincere, fin dal primo minuto minuto abbiamo condotto il match con aggressività, senza farci mettere i piedi in testa dal loro talento e la loro freschezza atletica. Questo ha fatto capire a tutti gli altri team che non ci dovevano sottovalutare, nonostante i problemi di ruolo che avevamo.


Qual è la partita della tua carriera che ricordi con più piacere?

Ricordo con grandissimo piacere una partita giocata a Prato nel girone di ritorno della stagione che ho passato al PGP, contro la locale formazione. Essendo un avversario parecchio fisico e con diversi giocatori di talento ci davano già tutti per spacciati, e questa cosa proprio non mi andava giù, non lo sopportavo. Questo mi motivò ancora di più e diedi tutto quello che avevo, segnando pure 27 punti. Il finale fu thrilling, con la mia squadra sotto di un punto a 4 secondi dalla fine e il sorpasso che arrivò sulla sirena grazie a un incredibile tiro carpiato di un mio compagno dopo una rimessa.


Qual è la tua caratteristica migliore in campo?

Credo senza dubbio l'agonismo! Nonostante il mio fisico abbia dei limiti, sono molto competitivo e do sempre tutto in campo, al di là che si vinca di 30 o si perda di 30. Mi piace combattere in campo!!


Ormai sono diversi mesi che siamo lontani dal campo da gioco. Te come hai passato questo periodo?

In questa quarantena ho cercato di mantenermi un po in forma, per non arrivare completamente scarico e impreparato al momento in cui si sarebbe potuto ricominciare. Sono andato a correre, ho fatto esercizi di rafforzamento fisico e spesso mi sono allenato al canestro di casa mia. O almeno questi erano i piani nella mia testa, ce l'ho fatta per circa un mese per poi darmi all'arte culinaria e pasticcera, accompagnando il tutto con serie tv e film sul divano.

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