IL CAPITANO MATTEO CECCHI SI RACCONTA E COMMENTA LO SCORSO CAMPIONATO: "SIAMO CRESCIUTI E C'E' MOLTO ENTUSIAMO PER IL FUTURO"

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Il protagonista dell'intervista di oggi sarà il Capitano Matteo Cecchi, colonna portante della squadra da 3 stagioni e punto fermo anche per il futuro, che si racconterà a 360° e ci farà un bilancio della stagione passata.


Capitano come giudichi la stagione appena conclusa?

Riguardando a freddo è stata un campionato particolare con diversi alti e bassi e parecchi momenti incostanti. Più di tutto è mancata l'amalgama nella prima parte della stagione, cosa però prevedibile visto che si trattava di un gruppo per gran parte nuovo e quindi da formare. Tirando le somme però ci sono stati parecchi passi in avanti, sia in termini di risultati sia di gruppo, che ci daranno una grossa spinta in vista del futuro. Ora però è importante guardare al presente e l'entusiasmo che vedo nei miei compagni per ripartire da dove abbiamo concluso e migliorarci è molto confortante e stimolante.


Qual è stato il momento più bello del campionato? Cos'è che ricordi con maggior piacere?

Ci sono diversi momenti felici da ricordare, come le vittorie contro l'Endas, le cene e i post allenamento. Però se devo identificare i momenti più belli e gratificanti son stati senza dubbio tutte quelle volte in cui, in mezzo a tutte le difficoltà che abbiamo avuto, ci siamo venuti incontro durante gli allenamenti lottando insieme per superare le avversità.


Adesso parlaci di te. Com'è che ti sei avvicinato al basket? Raccontaci le tue esperienze nella pallacanestro.

Diciamo che è stato un "tutto in famiglia". Fin da quando avevo 5 anni mio cugino mi mise in mano la palla da basket e, con anche la spinta di mio padre, ho cominciato a giocare finendo al Dany Basket Quarrata. A 13 anni sono passato a Bottegone, dove ho concluso le giovanili e ho esordito a 16 anni nel mondo senior della Prima Divisione, avendo però pochi spazi negli anni successivi. Dopo una breve parentesi a Quarrata in Serie D e una nuovamente a Bottegone, sono stato chiamato dal Presidente dell'Audax dove, a parte una piccola deviazione (Titanus 2018/19), ho passato gli ultimi 4 anni della mia carriera cestistica.


Qual è la partita della tua carriera che ricordi con più piacere?

Difficile trovarne una nello specifico, visto la quantità di partite giocate e la mia scarsa memoria a lungo termine. Fra tutte mi vengono in mente uno scontro salvezza Audax-Porcari, Titanus-SB Prato di due anni fa, una finalina vinta in campionato delle giovanili e altre partite giocate al torneo dei rioni di Quarrata.


Qual è la tua caratteristica migliore in campo?

Direi senza dubbio la fiducia nei compagni, che metto prima di eventuali doti tecniche. Anche se devo ammettere che in quest'ultimo anno l'esperienza da Capitano mi ha messo a dura prova sotto questo aspetto.


Siamo appena usciti da un momento storico molto duro, te come hai passato questa quarantena?

Mangiando, dormendo e allenandomi a distanza col mio amico e compagno di squadra Stefano Spagnesi. Inizialmente è stato molto strano trovarsi in questa particolare situazione e per riuscire ad abituarmi per me è stato importante avere una sorta di routine giornaliera, che mi aiuta tuttora a gestire gli impegni.

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